una poesia inedita di Federico Pinzetta
Come di coltello sono stati
fino a qui i giorni
aperti increspati, lattei di lacrima
per l’albero noi sempre stessa
foglia di marmo
sull’erba, invece delle cose
è nostro l’accadere – la noia
travaso di anime che si sopravvivono –
ma l’anima che negli altri si ritrova
non ti basta e vorresti chiare voci
dichiarare vita la morte antecedente.
Così infine è contemporaneo decidere e
se decidere è ora slanciarsi non è ancora
sopra il proprio tempo considerato,
non rischiara perciò di vita tutto lo scuotere
per dire che prezioso è ciò che vive.
Possiamo addirittura spegnerci, oggi,
in uno stare sovraesposto senza pretendere responsabilità.
A Gabriele Galloni
Federico Pinzetta è nato a Mantova nel 1996 e studia Filosofia a Verona. Collabora con la rivista di filosofia “Sovrapposizioni”. Il travestire dei geli RPlibri, 2020 è la sua prima pubblicazione.